Hemingway e i Poeti di Harvard a cura di Fondazione Luca

Di Giandomenico Cortese, Corydon Ireland & Martina Mastandrea

Questo libro nasce dalla volontà di raccontare la storia di sei giovani americani che, spinti dall’amore per la libertà e la giustizia sociale, con l’imbarbarirsi della Grande Guerra in Europa decidono di intraprendere un viaggio oltreoceano per arruolarsi come autisti volontari delle ambulanze. Giunti a Bassano nell’ultimo anno del conflitto e acquartierati a Villa Ca’ Erizzo, diventano noti come “I Poeti di Harvard” poiché alcuni di loro avevano pubblicato una raccolta di versi una volta terminati gli studi nella celebre università, fucina della risposta delle classi istruite americane al conflitto mondiale. Uniti da passione per la poesia e il disegno, brama per l’avventura, e ardore giovanile, i sei ragazzi trovano nell’ambulanza uno strumento privilegiato per osservare il mondo e nella guerra una spietata ed inesauribile fonte d’ispirazione.

Editore: Museo Hemingway e della Grande Guerra-Fondazione Luca Onlus Anno di pubblicazione: 2020

Edizione: italiano e inglese

Sulle tracce di Hemingway in Veneto a cura di Fondazione Luca

Di Giandomenico Cortese, Gianni Moriani, Richard Owen & Rossella Mamoli Zorzi

Benché Hemingway sia più spesso associato con Chicago, la Florida, la Parigi degli anni Venti del Novecento, la Spagna, Cuba e l’Africa, l’Italia è stata altrettanto importante per la sua vita e il suo lavoro, ed in particolare il Veneto. “Io stesso sono un vecchio ragazzo del Veneto. Lo amo e lo conosco piuttosto bene”, scrisse una volta Hemingway al critico d’arte americano Bernard Berenson che viveva a Fiesole.

Fu in Veneto che Hemingway, durante il primo conflitto mondiale, ebbe il suo primo incontro con la guerra sul fronte Austriaco (Addio alle Armi), e fu Venezia che gli fornì l’ispirazione dopo la Seconda Guerra Mondiale (Di là dal fiume e tra gli alberi), e lo aiutò a riprendersi dopo che fu gravemente ferito in due incidenti aerei mentre faceva un safari in Africa negli anni Cinquanta del Novecento. Il suo amore per l’Italia non lo abbandonò mai. “A volte penso che qui viviamo solo a metà. Gli italiani invece vivono fino in fondo”, scrisse Hemingway a sua sorella Marcelline dopo il suo ritorno dal fronte Italo – Austriaco nel 1919.

È stato anche il paese dove ha incontrato il primo grande amore della sua vita, Agnes von Kurowsky, e l’ultimo, Adriana Ivancich. Agnes e Adriana furono le due donne per le quali provò una passione travolgente, l’una quando non aveva ancora vent’anni, l’altra quando ne aveva cinquanta.

Richard Owen

Editore: Museo Hemingway e della Grande Guerra-Fondazione Luca Onlus Anno di pubblicazione: 2017

Edizione: italiano e inglese

Hemingway e la Grande Guerra a cura di Fondazione Luca

Di Giandomenico Cortese, Giovanni Luigi Fontana & Paolo Pozzato

Alle pendici del Monte Grappa e alle soglie del fronte, i soldati e i civili italiani incontrarono, in molti casi per la prima volta, soldati e personale militare di diversi dialetti, diverse lingue e diverse nazionalità. Tra questi ultimi vi era il giovane Ernest Hemingway, nel 1918 autista di ambulanza nella Croce Rossa Americana e testimone d’eccezione delle speranze, dei dolori e delle tribolazioni della comunità bassanese in tempo di guerra. La “guerra di Hemingway” dal Pasubio al Basso Piave e al Grappa viene intensamente ripercorsa nel libro attraverso i passi che accompagnano le note biografiche, assai incisivamente selezionati da Giandomenico Cortese rileggendo le lettere e i romanzi dello scrittore. Il raccordo con le più complessive vicende del fronte italiano viene assicurato dai testi completi ed assai efficaci di Paolo Pozzato.

Un sicuro pregio di questo volume è la capacità di presentare la storia del conflitto intrecciando diverse scale e modalità di osservazione. Per tramite di vivide immagini, più pregnanti di qualsiasi racconto, e di testi di natura e registro diverso questo lavoro collega armonicamente le diverse dimensioni del conflitto. Il libro possiede, le caratteristiche che rendono così eccezionale il Museo Hemingway che lo ha pubblicato: è accessibile, piacevole nei testi come nella presentazione grafica, senza rinunciare alla profondità storica, pur trattando un argomento estremamente  complesso quale l’esperienza italiana e veneta nel primo conflitto mondiale.

Editore: Museo Hemingway e della Grande Guerra-Fondazione Luca Onlus Anno di pubblicazione: 2016

Edizione: italiano e inglese

Fiesta di Ernest Hemingway

Ampiamente autobiografico, il romanzo narra le vicende di un gruppo cosmopolita di giovani espatriati, con le loro burrascose inquietudini esistenziali e sentimentali. Tra notti insonni trascorse a discutere e sbronzarsi, nei caffè di Montparnasse o nelle arene di Pamplona, i protagonisti ricercano emozioni sempre più forti, che li stordiscano e allontanino il senso del nulla incombente. Pubblicato nel 1926, Fiesta (Il sole sorgerà ancora), ha consacrato il suo autore ventisettenne tra i più importanti scrittori americani della "generazione perduta" grazie allo stile asciutto ed essenziale, con il quale riesce a mettere a nudo l'anima dei suoi personaggi e a infondere loro la vita.

Editore: Oscar Mondadori Anno di pubblicazione: 2016

Edizione: Italiano

Hemingway Americani e Volontariato. In Italia nella Grande Guerra di Giovanni Cecchin

Nel 1918 la villa fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Tra gli autisti volontari che vissero a Ca' Erizzo c’erano i futuri scrittori John Dos Passos, John Howard Lawson, Sydney Fairbanks, Dudley Poore e un folto gruppo di studenti dell’Università di Harvard, Massachusetts. In ottobre vi approdò anche Ernest Hemingway, il cui racconto del 1919, intitolato “The Woppian Way” o “The Passing of Pickles McCarty” (incluso nel libro) prende le mosse proprio da Ca’ Erizzo e dagli Arditi che qui vi erano acquartierati. Il prof. Giovanni Cecchin, profondo conoscitore e studioso del primo conflitto e della presenza degli Americani in Italia, raccolse nel 1999 testimonianze e documenti che arricchiscono questa straordinaria pubblicazione.

Editore: Collezione Princeton Anno di pubblicazione: 1999

Edizione: italiano

Addio alle armi di Ernest Hemingway

Composto febbrilmente tra il 1928 e il 1929, "Addio alle armi" è la storia di amore e guerra che Hemingway aveva sempre meditato di scrivere ispirandosi alle sue esperienze del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla ferita riportata a Fossalta e alla passione per l'infermiera Agnes von Kurowsky. I temi della guerra, dell'amore e della morte, che per diversi aspetti sono alla base di tutta l'opera di Hemingway, trovano in questo romanzo uno spazio e un'articolazione particolari. È la vicenda stessa a stimolare emozioni e sentimenti collegati agli incanti, ma anche alle estreme precarietà dell'esistenza, alla rivolta contro la violenza e il sangue ingiustamente versato. La diserzione del giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto si rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della quale è innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano appartiene alla guerra. Ma anche l'amore, in questa vicenda segnata da una tragica sconfitta della felicità, rimane un'aspirazione che l'uomo insegue disperatamente, prigioniero di forze misteriose contro le quali sembra inutile lottare.

Editore: Oscar Mondadori Anno di pubblicazione: 2016

Edizione: Italiano

Verdi colline d'Africa di Ernest Hemingway

Pubblicato a New York nell'ottobre 1935, Verdi colline d'Africa è il diario narrativo di un safari che Hemingway fece in compagnia della moglie nel 1934. Scopo della spedizione era di ritrarre "con precisione e verità" l'Africa e il mondo della caccia. Non mancano tuttavia conversazioni sull'arte dello scrivere e riferimenti alla tradizione letteraria americana. Ne risulta un romanzo appassionante che, pur registrando fedelmente la realtà, ha tutta la forza e il fascino dell'opera di fantasia di un grande narratore. Un libro - scrisse il "Times Literary Supplement" - "che è espressione di una profonda gioia per la vita in Africa. Il gioco della caccia è una parte intensa di quella gioia, ma c'è qualcosa di più: c'è il colore e l'odore del paese, la compagnia degli amici...e la sensazione che il tempo ha cessato di importare".

Editore: Oscar Mondadori Anno di pubblicazione: 2015

Edizione: Italiano

Per chi suona la campana di Ernest Hemingway

Durante la guerra di Spagna, un giovane americano antifranchista, Robert Jordan, è incaricato di far saltare un ponte in territorio nemico. Nei tre giorni che trascorre nella foresta con i partigiani della "banda di Pablo", l'"inglés" incontra Maria e il grande amore, e raggiunge - grazie anche alle discussioni con i compagni e alle profonde riflessioni che la costante vicinanza della morte gli suggerisce - quella comprensione della vita di cui era sempre andato in cerca. Troverà così il coraggio di sacrificarsi perchè al di là di ogni errore e di ogni violenza ci siano pace e libertà per tutti, e l'uomo non si rassegni al dolore e alla vergogna.

Editore: Oscar Mondadori Anno di pubblicazione: 2015

Edizione: Italiano

Di là dal fiume e tra gli alberi di Ernest Hemingway

Scritto nel 1950, "Di là dal fiume e tra gli alberi" narra le vicende di un cinquantenne colonnello americano reduce dalla Seconda guerra mondiale, follemente innamorato di una ventenne nobildonna europea. Con i suoi pazzeschi e disperati modi di dire, di fare, di bere, di distruggersi con dolcezza, l'ufficiale diventa l'ennesima maschera dello scrittore che, giunto alla maturità, inizia a sentire tutto il peso della propria vita.
Fa da affascinante sfondo al racconto un ambiente in gran parte veneziano, dall'Hotel Gritti all'Harry's Bar, dalla laguna ai palazzi della buona società, ma anche la campagna di Fossalta in cui il protagonista - come l'autore giovane, come il tenente Henry di Addio alle armi - trent'anni prima è stato ferito e per la prima volta ha scoperto la caducità umana.
Il tema principale è infatti quello, caro a Hemingway, dell'uomo di fronte alla più difficile delle esperienze, la morte. Una morte attesa durante una solitaria convivenza quotidiana.

Editore: Oscar Mondadori Anno di pubblicazione: 2016

Edizione: Italiano

I quarantanove racconti di Ernest Hemingway

Accanto a un gruppo di storie che hanno per protagonista l’alter ego di Hemingway, Nick Adams, spiccano in questa raccolta alcuni racconti dall’architettura perfetta, fra cui Le nevi del Kilimangiaro, La breve vita felice di Francis Macomber e Colline come elefanti bianchi, nei quali risalta lo stile asciutto e rigoroso dello scrittore, capace di dare risonanza all’esperienza individuale senza perdere il contatto con gli elementi della realtà che la fondano. I quarantanove racconti, pubblicati nel 1938, sono stati considerati fin dal loro apparire una delle opere fondamentali di Ernest Hemingway, forse il punto più alto e rappresentativo della sua inconfondibile tecnica narrativa.

Editore: Mondadori Anno di pubblicazione: 2016

Edizione: italiano

Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway

Dopo ottantaquattro giorni durante i quali non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago trova la forza di riprendere il mare: questa nuova battuta di pesca rinnova il suo apprendistato di pescatore e sigilla la sua simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. E, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita.

Editore: Oscar Mondadori Anno di pubblicazione: 2017

Edizione: Italiano

Il leone buono di Ernest Hemingway

Tra tuttti i leoni d'Africa, ce n'è uno un po' diverso. Lui non mangia mercanti indù, ma la pasta con gli scampi e ha le ali sulla groppa. Così, quando gli altri leoni infastiditi dalla sua bontà lo minacciano, se ne vola via e torna a Venezia, dove trova il padre e i suoi vecchi amici e si consola con un bicchiere di succo di pomodoro. Ma i viaggi, si sa, possono cambiare le persone...e gli animali.

Scritto per desiderio dell'amica Adriana Ivancich, Il leone buono è uno dei rari racconti per bambini dell'autore.

Editore: Mondadori Anno di pubblicazione: 2013

Edizione: Italiano

DVD Museo Hemingway e della Grande Guerra

Villa Ca’ Erizzo Luca, elegante dimora del ‘400, lungo il fiume Brenta, a Bassano del Grappa, poco distante dal celebre “Ponte Vecchio”, il ponte di legno disegnato da Andrea Palladio, ospita il Museo Hemingway e della Grande Guerra. Negli anni della Prima Guerra Mondiale fu sede della sezione 1 dell’ARC, la Croce Rossa Americana. 

Ernest Hemingway vi soggiornò da volontario dell’ARC nel 1918 e raccontò la villa, i suoi ambienti, la gente che la frequentava, così come fecero altri giovani soldati, studenti di Harvard, vissuti a Bassano. Con questo ricordo è nato e si è sviluppato l’importante spazio museale, l’allestimento storico-culturale, per fornire testimonianze della partecipazione degli Stati Uniti al Primo Grande Conflitto Mondiale e contribuire a valorizzare la prestigiosa presenza che Hemingway ha voluto riservare all’Italia e alle sue successive permanenze alla scoperta del Veneto.

Una produzione Chiaroscuro - Regia di Mauro Riga - Riprese di Mauro Riga, Francesca Lori, Tomas Annunzi, Davide James Giacomini Annunzi - Montaggio di Francesca Lori, Mauro Riga - Durata 26 min Anno: 2016

Edizione: Italiano e inglese

DVD Ernest, mio nonno

TIZIANO BULLATO INTERVISTA JOHN HEMINGWAY

“John è un uomo di 50 anni, gli occhi scuri e porta un completo grigio con una camicia bianca aperta sul collo. È ottobre e fa ancora caldo, passeggiamo nel parco di Cà Erizzo Luca, una splendida dimora appoggiata sulla sponda del Brenta. Qui sta per essere inaugurato il museo dedicato a suo nonno Ernest e alla sua partecipazione alla guerra come autista di ambulanze. La Sezione 1 della American Red Cross venne collocata proprio qui, in questa villa, nel 1918 ed Ernest Hemingway qui respirò e visse guerra e morte quando aveva appena 19 anni e non sapeva ancora di poter diventare uno dei più grandi scrittori del ‘900, non sapeva che nel 1953 avrebbe vinto il Pulitzer con “Il vecchio e il mare” e che l’anno successivo gli sarebbe stato assegnato il Nobel per la letteratura...”

Una produzione Videomedia spa - Intervista di Tiziano Bullato - Regia di Stefano Maltauro - Riprese di Marco Prà - Montaggio di Daniele Mastrotto - Durata 41’ 28’’ Anno: 2015

Edizione: italiano

Cofanetto

Un prezioso cofanetto regalo contenente la collezione di cartoline ispirate ad Ernest Hemingway e a Villa Ca' Erizzo Luca, e il DVD sul Museo Hemingway e della Grande Guerra.