Stabat Mater - Hilde Elbers (Olanda)
prima nazionale / coproduzione del festival
Per la coreografa Hilde Elbers la commissione del festival sullo “Stabat Mater” è stata l’occasione per esplorare più da vicino il concetto di peccato originale. In un passo a due rituale e allo stesso tempo concreto, due danzatori riprendono il proprio posto, rivendicando il loro diritto di essere, senza biasimo o senso di colpa. Un potente “no” all’inarrestabile bisogno di dimostrare meritevole la propria vita. Il poema medievale latino “Stabat Mater”, che è diventato parte della liturgia cattolica, descrive l’immenso dolore di una madre per il figlio che è morto a causa dei peccati dell’umanità. Il poema è stata la ragione per cui la coreografa ha esplorato criticamente e più da vicino il concetto di peccato originale, riguardo al quale il messaggio è diretto e preciso: per riuscire a tornare nel giardino dell’Eden bisogna redimersi. Il lavoro nega quell’originaria idea di colpa. In una sorta di rituale, due danzatori rivendicano il loro posto e loro diritto a “essere” sensuali ma senza colpa, crudeli e delicati allo stesso tempo. Sbucciando via strati come vecchie pelli che cadono, strappando vecchie abitudini e vincoli come se fossero degli abiti troppo stretti. Ciò che resta è la gioia della fiducia e della femminilità prive di pregiudizi.
Coreografia Hilde Elbers
Danzatori Hilde Elbers, Judit Ruiz Onandi
Musica Natasja Giebels
Foto Paul van Weert
Ingresso 5 euro
Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Operaestate Festival:
Via Vendramini 35, tel. 0424 524214 / 0424 519811
www.operaestate.it
Resta aggiornato su tutte le nostre ultime novità ed eventi