Alla riscoperta di Ernest Hemingway attraverso lo scrittore e storico Bruno Marcuzzo, ospite della serata che, dialogando con Giandomenico Cortese, ci parlerà del suo libro dal titolo "La guerra di Hemingway".

Le prime generazioni del '900 provocarono la rottura con il vecchio mondo e i suoi ordini. Cercavano di dare risposte al bisogno di affermazione di diritti e giustizia sociale. Lo fecero da rivoluzionari.

Di questi desideri arse anche Ernest. Qualche dubbio sull'impegno nella lotta, gli venne da ragazzo, quando pensava alla guerra come a una partita di pallone, dove il nemico era la squadra avversaria. Allora la propaganda lo aveva preso in giro e alla fine si era ritrovato arrabbiato, assieme a tanti altri, avendo capito di essere stato usato.

Non ha più avuto dubbi da uomo, nello schierarsi ancora dalla parte dei diritti umani, dentro le rivoluzioni, attento a non farsi infagottare dalle bandiere. Non ha avuto più dubbi da vecchio, avendo capito che, con il suo impegno, aveva controbuito a fare la differenza.

Letture di Eros Zecchini

Bruno Marcuzzo, di professione ottico, storico locale della Prima Guerra Mondiale. Appassionato di armi ha al suo attivo una lunghissima serie di opere ed iniziative. Tra quelle più significative la co-fondazione dei Musei di Borgo Valsugana e di Altino, dell’associazione Antesigna, dei Volontari Ecomuseo Grande Guerra. Ha pubblicato libri quali “Munizioni d’Artiglieria italiana 1915 – 1918”; “Scoppio Programmato”; “Shrapnel”; “I leoni delle due rive. I cecoslovacchi del basso Piave nel 1918”; ed in collaborazione “La Madonna di Longarone, 40 anni dopo”, “I bombardieri del Re”, “Ndar par scaie – Storie di Recuperanti”, “Con gli occhi di Harvey”, “La guerra in bottiglia”, “L´artiglieria da trincea austroungarica e tedesca”, “Gli artigli delle aquile”, “Sei mesi sulle Dolomiti”. Marcuzzo, autore di varie mostre e relatore in convegni sulla Grande Guerra, e´ l´ideatore e realizzatore del Percorso “La Guerra di Hemingway” a Fossalta di Piave.