Concerti in Villa - Johannes Brahms
Domenica, 13 novembre 2016 - ore 17.30
La Fondazione Luca, in collaborazione con l'Associazione culturale
Amici della Musica "Giorgio Vianello" è lieta di invitarvi al secondo concerto con l'esecuzione del Trio Veneto di Johannes Brahms, che avrà luogo domenica 13 novembre alla 17.30 nella splendida cornice della Capella Mares di Villa Cà Erizzo Luca a Bassano del Grappa.
PROGRAMMA
Johannes Brahms
Trio opera postuma in la maggiore - Moderato - Vivace - Lento - Presto
Trio op. 8 n.1 (seconda versione)-Allegro con brio - Scherzo, allegro molto - Adagio - Allegro
Non si ha la certezza assoluta che il Trio in la maggiore sia opera di Brahms essendo stato pubblicato dopo la morte del compositore ed essendo stato ritrovato in tempi relativamente recenti. Diversi musicologi si sono interrogati sulla paternità dell’opera, giungendo negli ultimi anni alla conclusione che si possa trattare di un Trio scritto dal compositore.
Nell’analisi che ha portato a tale affermazione è stato condotto un accurato studio circa le diverse fasi di scrittura del compositore amburghese che, come il suo predecessore Beethoven, conobbe una grande evoluzione di scrittura e di pensiero musicale trasposto dal genere puramente sinfonico a quello cameristico.
Il Trio in la maggiore, appartenente ad una collezione privata, fu portato alla luce nel 1924 da Ernest Bucken, Brahms era morto nel 1897. L’opera, analizzata dal punto di vista della scrittura, presenta una densità musicale ed una compattezza proprie di Brahms, anche la tecnica pianistica che viene sfruttata contiene sia la fluidità sonora che la ponderosità degli accordi mentre l’intrecciarsi di temi dalle melodie lunghe ed accattivanti sono presenti al violino ed al violoncello assieme alla scelta di temi appassionati dalle trame complesse. E’ inoltre evidente una forte vicinanza con il modello di scrittura di Schumann, caratterizzato dalle molteplici sezioni contrastanti che si succedono rapidamente, frutto di un accurato studio della lezione beethoveniana.
Il Trio in la maggiore è accostabile da più prospettive a quello dell’Op 8, non è certo il momento in cui sarebbe stato composto, a parere dello studioso Rudolf Gerber si potrebbe collocare attorno al 1853, anno definito dai musicologi come il “periodo amburghese di Brahms”. Per via della struttura musicale generale sembra profondamente vicino a Beethoven mentre l’impostazione dello scheletro musicale è certamente una eredità di Bach ( non è un caso che Brahms sia stato definitola terza grande”B” della musica dopo Bach e Beethoven). Tutti I movimenti possono dare l’impressione di un percorso in cui il contrasto tra i tempi mossi e quello più lento riescono a raggiungere le vette più innovative nell’idea del quadro sonoro, dissolvendosi il tutto nell’animato tempo finale. Le somiglianze con altre opere di Brahms possono essere ritrovate anche nel fatto che venga utilizzato il tema con variazioni in uno sviluppo molto vicino a quello di altre sue composizioni. Simile all’Op 8 è lo Scherzo, dalle figurazioni ritmiche in levare e dai ribattuti decisi.
Il Trio Op 8 esiste in due differenti versioni, entrambe curate dallo stesso Brahms e testimonianza di un lavoro svolto con 30 anni di distanza. La struttura della seconda versione contrasta con la prima, più immersa in un romanticismo tempestoso. Brahms stesso scrisse al suo editore riguardo questo lavoro di revisione: “ E’ senz’altro vero che la prima versione sia pessima, ma non posso certo dire che la seconda sia buona!”. Molta influenza sulla revisione è da attribuire all’amico violinista Joachim, proprio pensando a lui Brahms cambiò una parte del violino, aggiungendo qualcosa che mettesse in luce la brillantezza musicale dell’amico. Parlò di questa sua revisione anche a Clara Schumann, mettendo in luce il fatto che si trattasse di qualcosa di veramente nuovo rispetto al precedente e che in esso si potevano percepire la spensieratezza e la vivacità musicale. Inoltre le difficoltà tecniche della prima versione potevano appesantire il discorso musicale, rendendola un’opera poco fruibile, mentre il materiale delle idee musicali viene impiegato quasi integralmente anche se con una dialettica superiore.
TRIO VENETO
Enzo Ligresti, violino
Marco Dalsass, violoncello
Gabriele Maria Vianello, pianoforte
ENZO LIGRESTI si è diplomato nel 1989 al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia sotto la guida di Aldo Nardo con il massimo dei voti. Nel 1991 ha conseguito presso l'Accademia Internazionale Superiore di Musica di Biella, il relativo diploma sotto la guida di Corrado Romano con esito di "Eccellente con menzione speciale". Successivamente sempre con Corrado Romano ha frequentato il Conservatorio di Ginevra e nel 1994 si aggiudica il Primo Premio di "Virtuosité" con menzione speciale. Si perfeziona inoltre con Giuliano Carmignola e ha frequentato l'Accademia "Stauffer" di Cremona con Salvatore Accardo.
Premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ha effettuato diverse registrazioni discografiche, collaborando anche con il Maestro Aldo Ciccolini, alcune delle quali prime registrazioni mondiali. E' docente di violino presso il Conservatorio di Musica " Arrigo Pedrollo" di Vicenza. Svolge intensa attività concertistica come solista e in formazioni cameristiche (Duo-Trio e Quartetto) sempre con grande consenso di pubblico e stampa. Collabora abitualmente con i "Solisti Veneti", anche in ruoli solistici.
Dicono di lui:- "...Enzo Ligresti si è subito imposto alla mia attenzione per le sue non comuni doti di musicista e di virtuoso...La sua esperienza derivata dalla assidua attività concertistica ne fanno un musicista completo" Aldo Ciccolini; - "Le esecuzioni di Enzo Ligresti si sono sempre dimostrate di altissimo livello tecnico e artistico" Claudio Scimone.
MARCO DALSASS si forma con Enrico Egano, Antonio Janigro e Rocco Filippini poi consegue il diploma di Eccellenza con Antonio Meneses all’Accademia Internazionale di Biella. Nel '90 ottiene il premio per la miglior interpretazione di Ciaccona, Intermezzo e Adagio di Luigi Dallapiccola al Concorso Internazionale “G.Cassadò” di Firenze. Ospite a Salle Pleyel di Parigi, Avery Fisher Hall di New York, Ravinia Festival di Chicago, Festival di Salisburgo, Tanglewood – Boston, Teatro Teresa Carreno di Caracas, Scala di Milano.
Nel '93 ottiene un importante riconoscimento in trio d’archi dall’Università di Bloomington per volere del M° Franco Gulli. Dal '95 tiene il Master di Violoncello al Festival Internazionale di Monte San Savino. … Ha suonato da solista con Mario Brunello, Sigiswald Kujiken, Chiara Banchini, Kristian Schneider. La sua produzione discografica spazia dal violoncello barocco alla musica contemporanea, “Sei Sonate di Antonio Caldara per violoncello e continuo”, "XII Preludi per violoncello" di Mirco De Stefani, "Cassadò, Reger e Dallapiccola per violoncello”, “Trii di Mendelssohn e Šostakovič”.
GABRIELE MARIA VIANELLO "...fa musica nel vero senso della parola avvalendosi di un pianismo nitido, solido e, quel che più conta, estremamente colorato. Ad un’epoca come la nostra, che confonde volentieri mancanza di temperamento con rigore stilistico, il contributo alla nostra Arte di un giovane dotato come lo è Gabriele Vianello rappresenta una vera benedizione." Asnières, 7 ottobre 1997 - Aldo Ciccolini.
L’approccio al pianoforte avviene a sei anni con il padre, il pianista Giorgio Vianello, e a undici debutta in Germania nella Sala Grande dell’Università di Mühlhacker. Ancora sedicenne, la sua esecuzione della celebre Rapsodia su un Tema di Paganini di Rachmaninov con l’Orchestra della Hochschule, a Graz, in Austria, ottiene un ”successo memorabile”.
Al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, nel 1984, consegue il diploma con lode e menzione d’onore sotto la guida del M. Eugenio Bagnoli. " …le sue doti di grande musicalità, sensibilità ed intelligenza, insieme alla sua seria preparazione tecnico - musicale, gli consentono di affrontare il repertorio pianistico con grande sicurezza, raggiungendo risultati di alto livello. Sono certa che il suo talento merita il più grande successo nella carriera pianistica." - Fiesole, giugno 1991, Maria Tipo, al termine dei tre anni di corso di alto perfezionamento frequentato.
Risulta vincitore di numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali ed è ospite di importanti associazioni concertistiche e Festivals sia come solista sia come camerista. E’ titolare di una cattedra di pianoforte al Conservatorio di Venezia
L'ingresso è libero
contributo volontario destinato alla popolazione colpita dal recente terremoto.
E' gradita la prenotazione essendo i posti limitati.
Per info e prenotazioni: Tel. 0424 529035 o info@villacaerizzoluca.it
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