Oggetto: Celebrazione anniversario Fernanda Pivano
In occasione del centenario della nascita di Fernanda Pivano (è nata a Genova il 18 luglio 1917), la più importante traduttrice, ed amica italiana di Ernest Hemingway, scrittrice, giornalista, critica musicale (laureata in Lettere e poi in Filosofia, diplomata al Conservatorio in pianoforte) la Fondazione Luca è lieta di invitarvi all'evento celebrativo nei due giorni di venerdì 14 e sabato 15 luglio nella splendida Cappella Mares a Villa Ca' Erizzo Luca di Bassano del Grappa.
L'evento intitolato "Buon compleanno Nanda" si articolerà in due serate tra presentazioni, letture, proiezioni di filmati, musica e teatro
Si inizia venerdì 14 con la serata introduttiva a cura di Federica Augusta Rossi, blogger del Premio letterario Comisso, interverrà Guido Guerrera giornalista, scrittore e amico di Fernanda Pivano, di cui sta curando una nuova biografia.
“Caro Guido, grazie di avere amato e di amare questo grandissimo scrittore (Ernest Hemingway). Forse il più grande che abbiamo conosciuto”. Così lo chiamava, con una sua dedica carica di significato, Fernanda Pivano che considerava Guido Guerrera, oltre che scrittore e giornalista, grande imperterrito viaggiatore, uno dei massimi esperti della vita e delle opere di Ernest Hemingway e come lui costantemente in cerca della felicità.
Sabato 15 invece spettacolo teatrale dedicato a Fernanda : "Dormono tutti sulla collina " a cura di Trento Spettacoli con Maura Pettoruso e musiche di Fabrizio De André eseguite da Daniele Filosi, Massimo Lazzeri e Claudio Zanna.
Venerdì 14 Luglio ore 19 “Buon compleanno Nanda”:
Il 18 Luglio 1917 nasceva a Genova Fernanda Pivano (è morta a Milano il 18 agosto del 2009), l'eterna ragazza della cultura che con il suo amore per la Beat generation portò l'America in Italia. Frequentò e tradusse Kerouac, Ginsberg, Corso e molti altri, ma soprattutto fu la grande amica di Ernest Hemingway, che volle conoscerla impressionato dal suo eroismo quando fu arrestata e interrogata dalle Ss per la traduzione di "Addio alle armi". Tredici anni di gite, incontri, lettere e conversazioni e poi quasi cinquanta di ricordi, con "un unico rammarico: non esserci mai andata a letto", come amava dire scherzando.
La vita avventurosa di Fernanda, dalla bocciatura alla maturità insieme a Primo Levi con Pavese come insegnante fino alla seconda giovinezza al fianco dei maggiori cantautori italiani, ma soprattutto il rapporto con "Papa" Hemingway e con il Veneto, verrà ripercorsa nella conversazione tra Federica Augusta Rossi e lo scrittore Guido Guerrera, con letture da parte di Anna Branciforti di brani tratti da romanzi e racconti del grande autore al quale Villa Ca' Erizzo Luca ha dedicato un museo.
“Che differenza c’è tra letteratura inglese e americana?” Nasce da questa domanda posta a Cesare Pavese - suo insegnante, mentore e successivamente anche spasimante - la carriera di Fernanda Pivano, colei che per prima tradusse L’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
L’evento “Buon compleanno Nanda” – come ricorda Federica Augusta Rossi - sarà l’occasione per ricostruire attraverso episodi curiosi e poco conosciuti, immagini – alcune delle quali gentilmente offerte da Fondazione Benetton studi e ricerche, proprietaria di parte del Fondo Pivano, ora confluito in Fondazione Corriere della Sera – e contributi audio e video, la sua vita professionale e personale, caratterizzata anche da diversi momenti nel Veneto con Hemingway, soprattutto a Venezia e Cortina.
Sabato 15 Luglio ore 21:20 a teatro con “Dormono tutti sulla collina”:
Un monologo ispirato alla vita di Fernanda Pivano
Un viaggio magico, poetico, travolgente. Un incontro.
L’antologia di Spoon River arriva in Italia grazie alle curiose mani di Cesare Pavese. E’ l’inizio di una storia. Una storia grande.
E’ la storia dell’America, l’altra America, che sbarca in Europa.
E’ la storia di traduzioni sottobanco, di censure.
E’ la storia di una cartolina che arriva da Cortina, firmata Ernest Hemingway.
E’ la storia di una donna che ‘viveva in una casa superprivilegiata a tuffare le mani nelle gemme’.
E’ la storia del dell’urlo della beat generation. E’ una storia da ascoltare.
Nel 1930 Cesare Pavese, assetato di ‘conoscenza’ e sempre alla ricerca di nuove realtà, si fa mandare dagli Stati Uniti la ‘Spoon River Anthology’ di Edgar Lee Masters. Qualche anno dopo Fernanda Pivano, la ragazza allora allieva di Pavese che avrebbe poi portato in Italia e tradotto i più grandi autori della nuova cultura americana, riceve il libro. E inizia a tradurlo. Quasi per sfida. Quasi per gioco. E se ne innamora perdutamente. Si innamora di ‘quel ragazzo a cui l’anima volò via’, e all’insaputa del suo maestro lo traduce. E’ l’inizio folgorante di una storia incredibile, una storia che sembrerebbe un meraviglioso romanzo se non fosse storia vera, vissuta da una grande protagonista, ‘Nanda’, e dai suoi straordinari compagni di viaggio: lo stesso Pavese, Ernest Hemingway, conosciuto a Cortina e mai più dimenticato, Allen Ginsberg e la beat generation emergente. Una storia bellissima che non può che avere come trama musicale la trasposizione della stessa Antologia di Spoon River ad opera di uno dei più grandi musicisti italiani, Fabrizio De Andrè. ‘Non al denaro, non all’amore, né al cielo’, la poetica e affascinante trasposizione musicale di alcune poesie dell’immensa opera di Masters. Un matto, un medico, un chimico, un blasfemo, un ottico, un giudice, un malato di cuore, e infine il suonatore Jones riprendono vita nell’opera di De André. Degna colonna sonora a questa storia che parla di sogni, di meraviglie, di sofferenze, di coraggio.
Per informazioni:
mail info@villacaerizzoluca.it
Tel 0424 529035