“L’ardito. Romanzo storico” vinse per la sezione del romanzo storico la 50° edizione del Premio Aqui Storia 2017, uno dei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia scientifica e divulgativa, riuscendo a imporsi sul finalista Valerio Massimo Manfredi. Il protagonista del libro, Pietro Roseano, nato nel 1896 a Chiusaforte (UD), nell’autunno del 1915 viene arruolato in fanteria, 207° Reggimento della brigata Taro, e combatte in trentino e sulla Bainsizza. In settembre col grado di sergente entra volontario nella famosa scuola d’assalto della 2^Armata diretta dal tenete colonnello Giuseppe Bassi a Sdricca di Manzano, vicino a Udine. Si trova così a vivere in prima persona la nascita e l’epopea di un corpo leggendario della prima guerra mondiale, gli Arditi.
Motivazione del Premio Acqui Storia 2017 a “L’Ardito”: In perfetto equilibrio fra romanzo, diario familiare, quaderno di guerra e saggio, “L'Ardito” racconta le vicende belliche di un membro dei Reparti d'Assalto italiani durante la Grande Guerra. In questo 2017, in cui ricorre il centenario della nascita dei Reparti d'Assalto, fiore all'occhiello del Regio Esercito, Roseano rende l'epopea di quei duri combattenti, mescolando una scrittura brillante e moderna col lessico da trincea e i dialetti regionali usati dai soldati. Il tutto è saldamente ancorato alla realtà storica da un ricco apparato di note, bibliografia, foto e cartine geografiche. Il canovaccio narrativo della scoperta da parte del nipote delle imprese belliche del nonno è altamente simbolico nel centenario della Prima guerra mondiale, in Italia colpevolmente trascurato dai media e dalle istituzioni. Roseano rappresenta gli Arditi nella loro colorita umanità, che non può essere travisata dalle ideologie, dai giudizi morali, dai pregiudizi, ma solo raccontata per quello che era. Fiera e feroce, in uno scenario drammatico, in cui non ci sono “puri spiriti”, ma uomini, fatti di carne e di sangue, che amano, odiano, uccidono, ridono e piangono, all’interno di una realtà inevitabilmente tornata primordiale ed elementare.
Così come il protagonista, anche l’autore, Roberto Roseano, è friulano di nascita, ma dal 1986 vive a Bergamo e lavora a Milano nel settore della comunicazione. “L’Ardito” è il suo primo romanzo. In seguito, ha realizzato il volume “Arditi-Decorati e Caduti 1917-20”, in collaborazione con Giampaolo Stacconeddu, anche lui nipote di un ardito del XXII.
Attualmente sta scrivendo il sequel de “L’ Ardito” per narrare le vicende del XXII reparto dal 4 novembre 1918 alla fine del 1920 (missione in Libia, missione in Albania e impresa di Fiume, cui partecipò l’intera 2° compagnia).
INGRESSO GRATUITO
INFO
Cappella Mares, villa Cà Erizzo
MUSEO HEMINGWAY E DELLA GRANDE GUERRA
TEL 0424 529035
INFO@VILLACAERIZZOLUCA.IT
WWW.MUSEOHEMINGWAY.IT
Resta aggiornato su tutte le nostre ultime novità ed eventi